Errorismo Tributario

martedì 5 novembre 2013

Soli contro tutti anche contro il Vaticano



Accade purtroppo in Italia .
La squallida storia della prova di forza di una classe dirigente che per "VENDETTA" si accanisce ingiustamente su di una onesta famiglia di Roma omettendo la visualizzazione cartacea dei pagamenti della contribuente e tempestandola di un numero infinito di cause di ogni natura giuridica .
Il Messo notificatore e l'accertatore di 3 studi di settore (1999-2001-2003) notificati con affissione degli atti all' albo con ex 140 cpc finiscono in galera  rispettivamente per Truffa  il primo  e per il reato di estorsione il secondo .....Il Funzionario della Ae incaricato di lavorare un vecchio condono Iva anno 1980/82 , pagato nel 1985 e fatto ripagare nuovamente , viene invece dichiarato illegittimo e senza titolo dalla Corte Costituzionale.
Il Pm prova  a leggere le pagine  "Selezionategli" accuratamente da chissà quale mano esperta e....
il risultato è stupefacente (per il denunciante) e senza commento .
Grazie Italia , Grazie Giustizia .
Il  Pm incaricato delle indagini sembra essere
 a favore dei grandi gruppi finanziari ed archivia le denuncie in Procura senza udienza generale . 
Procedure non garantiste per il cittadino e stranamente anche lui si avvale di "giuochi" di notifiche. 
Chi sarebbe il FOLLE????
Siamo autori di 2 libri sulla corruzione , portate rispetto per le oneste persone!!!



       LA PROVA DI FORZA GIUDIZIARIA ESERCITATA ANCHE NEI TRIBUNALI .....
       PER UNA PRATICA SANITARIA (COME SE NON BASTASSERO QUELLE TRIBUTARIE ) CON ALTERAZIONI DI ATTI DEPOSITATI DAL LEGALE DI FIDUCIA


Dal diario di Stefano Fetta

                   PROTESI D'ANCA FALLATA PRESSO SAN CARLO DI NANCY
                                                  (l'ombra dei servizi segreti)

Oggetto: Protesi d’anca fallata installata presso il San Carlo di Nancy, sequestrata e non periziata. Il PM Dovinola1 propone il rigetto.
Il procuratore di Torino Guariniello sta procedendo penalmente contro dirigenti della Depuy Italia per la commercializzazione di protesi all'anca difettose e tossiche con l’accusa di frode in commercio e commercializzazione di prodotti dannosi per la salute.
Secondo i dati della procura tra il 2003 e il 2010, almeno 1.500 dei 4.800 pazienti che le hanno subito l’impianto delle protesi si sono dovuti sottoporre a un intervento di rimozione . Le protesi difettose-per l'accusa, tra l’altro,-provocherebbero metallosi, ossia rilascio di ioni di metallo nel corpo.
Tra le vittime di questa situazione vi è la signora A.C., che, in seguito ad usura di una protesi d’anca installata il 06/04/2006 presso l’Isituto San Carlo di Nancy, si rivolse a uno specialista per provvedere ad un nuovo intervento di sostituzione delle parti usurate. Lo specialista richiese la cartella clinica con il codice a barre dell’impianto. Oltre alle necessità tecniche per procedere alla sostituzione tali dati sono necessari per accertare che la protesi installata non sia compresa tra quelle fallate incluse nell’inchiesta in corso.
Il 1 agosto 2012 la signora A.C. inviava un fax per ottenere tali informazioni. Il 6 agosto 2012 il figlio S.d.S. si recava presso gli uffici del San Carlo dove è riuscito ad ottenere una dichiarazione attestante il tipo di impianto inserito, ma questa dichiarazione non risultava sostitutiva di quanto richiesto dallo specialista
Il 10 agosto 2012 SdS inviava una raccomandata urgente ribadendo la necessità di ottenere la cartella clinica completa di codice a barre. La raccomandata urgente venne ricevuta dal San Carlo dopo 11 giorni, solo in seguito a sollecito a Poste Italiane, che non hanno mai risposto alla conseguente lettera di reclamo. Nonostante S.d.S. e A.C. abbiano contattato il Dipartimento Programmazione Economica e Sociale, il Tribunale del Diritto del Malato, l’Assessorato Regionale alla Sanità, il codice a Barre non è stato consegnato.
Un avvocato ed il Tribunale dei Diritti del Malato suggeriscono infine l’intervento del Tribunale Civile di Roma ex art. 700 c.p.c. (provvedimenti d'urgenza). Il 4 dicembre 2013 il capo dei Nas, Caggiano, chiede chiarimenti dopo la segnalazione del Senatore Marino che aveva parlato dell’inchiesta in merito a protesi comprate dal San Carlo di Nancy a € 280 ed altre a 2.500. La protesi inserita potrebbe essere tra quelle economiche oggetto d’inchiesta. Il 18 dicembre 2012 viene consegnato una copia del codice a barre che non si legge.
Il 14 gennaio 2013 gli avvocati del San Carlo esibiscono davanti al giudice due fotocopie dichiarando che l’originale è sotto sequestro da parte della Guardia di Finanza. Prima di entrare in aula il figlio di A.C., provvisto di lettore di codice a barre rileva che i codici portati dagli avvocati del San Carlo di Nancy non sono leggibili.
Il giudice ha ignorato la questione dei codici a barre e non ha permesso all’avvocato di A.C. di parlare. Ha compensato le spese (ognuno si è pagato i legali propri) e ha consegnato ad A.C. i codici illegibili.
Successivamente si è provato inutilmente ad accedere agli atti della Finanza per verificare se tale codice sia stato sequestrato e sia identico all’originale. La Finanza dichiara di non aver mai avuto i codici in oggetto a differenza di quanto dichiarato dai legali del San Carlo. Si segnala anche che le pagine della copia della cartella consegnata ad A.C., sono 31 anziché 34: mancano proprio le pagine contenenti i codici a barre.
Di fronte all’impossibilità di chiarire la questione si è proceduto attraverso i Carabinieri dei NAS incaricati dal PM della Procura Dovinola a sequestrare la protesi, dopo l’intervento di sostituzione. Dopo un anno e mezzo la protesi non è mai stata periziata. Ad A.C. non è stato permesso di avvalersi del medico di parte. Non è stata nemmeno presa in considerazione la questione dei codici a barre irregolari. Ma il Procuratore intende archiviare il caso senza aver compiuto verifiche in
1 Sotto inchiesta a Perugia. Si veda: http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/14_agosto_19/fallimento-terravision-inchiesta-perugia-magistrati-romani-e2568a8a-2781-11e4-9bb1-eba6be273e09.shtml
merito. Nell’archiviazione si nota come minimo una certa sbadataggine: la data della denuncia è identicata con il 26-13 (leggesi tredici) 2013, il figlio di A.C. viene descritto come suo padre e non capace di esporre i fatti. Non solo, ma nella proposta di archiviazione si fa illogicamente riferimento a un’altra denuncia alla Procura per vessazioni e truffe tributarie subite dalla signora ma del tutto estranee al procedimento in oggetto. Constatata la grande confusione da parte del PM è lecito pensare che la materia del contendere sia stata considerata con totale superficialità.
Anche la notifica, dalla quale partono i dieci giorni per fare opposizione, è pervenuta in data 28 novembre 2014, nonostante l’atto fosse datato 26 agosto 2014. Sono presenti in procura alcuni casi di rigetto delle opposizioni di atti giudiziari a seguito di mero errore di calcolo da parte del computer che conta dieci giorni compresi i festivi. La legge dice che il primo giorno utile per il ricorso se coincide con un giorno festivo è posticipato al giorno utile lavorativo. In questo caso, i dieci giorni coincidono con la festa dell’Immacolata Concezione (8 dicembre); l’opposizione all’archiviazione è stata depositata il 9 dicembre. Si sospetta che si voglia evitare di far giungere la causa davanti al GIP e di periziare la protesi sequestrata dai Carabinieri dei NAS un anno e mezzo fa.
Siamo a Roma il  12 Dicembre 2014.
In data 30 Novembre 2017 in causa civile la difesa avversaria(San CArlo diNancy di Roma) si oppone alla perizia della protesi sequestrata dai Nas.La difesa avversaria si oppone alla relativa acquisizione in giudizio ed il Giudice esaminati gliatti ordina al C.T.U. di proseguire nella consulenza senza l'acquisizione della protesi,in difetto del consenso della controparte prof.C., rinnovando l'autorizzazione alla nomina di un esperto ortopedico,per procedere nelle operazioni peritali.
Ironia della sorte in data 8 Gennaio 2018 il CTU sceglie il Medico per le operazioni Peritali ed avverranno nella stessa sede/clinica nella quale opera il medico citato in giudizio.
E' giusto che esista un Legittimo Sospetto???? Giudicate voi....

Caro Vaticano se proteggi i Truffatori ne sei complice,Caro Papa Francesco se non intervieni perderai per sempre la nostra stima..

Delle protesi di Anca in Plastica ed economiche ne parlò anche l'ex sindaco di Roma Ignazio Marino e ne fece uno special Report citando iservizisegretie Don Decaminata a capo della Truffa.
Ecco il video al min.1 e 42

Confessione di Ignazio Marino all'IDI che parla di protesi economiche