Errorismo Tributario

venerdì 6 maggio 2016

Errorismo Tributario , la storia

Errorismo Tributario , il libro , l'odissea , le indagini .... la storia prese spunto dal negozio storico attaccato da due colletti bianchi che promisero tempeste fiscali .
Guardate il video e leggete il blog , potreste rispecchiarvi in una delle tante storie o interviste effettuate da Stefano Fetta .

Blog dedicato a tutte le vittime di ingiustizie tributarie ed abusi e sopratutto a quelle persone che non hanno sopportato il peso e si sono tolti la vita. Onore a loro , noi abbiamo solo diffuso informazioni.
Buona visione



Caro Governo , eravamo  d'accordo nel chiudere Equitalia ma ora dovreste risarcire chi è stato truffato. Se lo Stato non riconosce gli errori dei suoi uomini è "COMPLICE" , non basta condannarli. Obbligare poi le vittime amministrative a condonare con un colpo di spugna cose non dovute è un ulteriore reato .
                                       Stefano F377a

E si avvero' la Profezia dei dati alterati .....

Ascoltai per la prima volta l'inchiesta sulle Cyber spie un anno fa circa in un Convegno in Parlamento da tre coraggiosi profeti che "purtroppo" non erano legati a nessuna Fratellanza .....Molti abbassarono la testa facendo finta di niente altri dei presenti continuano ancora ad oggi a "Combattere".
Un ondata di Sfiga cadrà addosso a tutti gli struzzi che stanno nascondendo la testa sotto terra per non vedere o per coprire qualche loro amico eletto dalle Mafie anche con la loro complicità.
Ne riparleremo dopo la "PESTE" che vi colpirà. 
                                                                                             Stefano Fetta


SUPERIOR STABAT LUPUS
Minacce agli Avvocati per ottenere i loro scopi. Forte dei propri mezzi, ma senza giustificazione e semplicemente per il proprio bene — impiega qualsiasi scusa per agire. Leggete la Storia di S.e della Mamma sul libro "Errorismo Tributario" e capirete di cosa stiamo parlando. Poteri che agiscono e Poteri che tacciono.....

domenica 7 febbraio 2016

Errorismo Tributario , il libro












errorismo_tributario

ERRORISMO TRIBUTARIO

UN VOLUME PROVA AD INDAGARE LE LOGICHE PER LE QUALI
IL SISTEMA DI RISCOSSIONE DI TASSE E IMPOSTE NEL NOSTRO PAESE
SI ACCANIREBBE SULLE FASCE MEDIO-BASSE
articolo di Enrico Natoli - libro di Bianco/Fetta/Marra
Leggendo la prima pagina di un noto quotidiano nazionale si può leggere stamattina che un imprenditore di cinquantun anni si è suicidato dopo aver ricevuto una cartella esattoriale da 100.000 euro. L’uomo aveva avuto difficoltà negli anni scorsi a mantenere in piedi la sua piccola impresa e ha accumulato debiti sempre maggiori con il fisco: da qui la decisione di togliersi la vita.
È in apparenza un piccolo fatto di cronaca, uno di quelli adatti ai programmi televisivi pomeridiani in cui si sguazza dentro il lato più morboso, il dolore dei parenti e degli amici, la ricerca superficiale delle cause di un gesto così definitivo. Ma poi la ricerca finisce lì, si esaurisce nell’arco di tempo tra due intermezzi pubblicitari in attesa del prossimo piccolo fatto di cronaca che riempia nuovi spazi televisivi e informativi.
SVINCOLANDOSI DALLA CRONACA CI SI PUÒ PORRE UN DUBBIO E AVERE LA CURIOSITÀ DI CAPIRE SE L’EPISODIO SIA ISOLATO O SE INVECE RAPPRESENTI UN FENOMENO SU SCALA PIÙ VASTA.
Se – facendo attenzione a non cadere nelle trappole della rete che presenta troppo spesso notizie false come fossero la verità assoluta – si fa una ricerca di notizie correlate, càpita di imbattersi in UN ELENCO DI PICCOLI FATTI DI CRONACA del tutto simili a quello appena descritto. Persone che si uccidono per motivi legati a un fallimento, alla condizione economica sempre più precaria, a un orizzonte temporale che si restringe sempre più impedendo qualsiasi tipo di programmazione della propria vecchiaia e meno che mai la possibilità di lasciare ai propri figli o figlie una base per costruirsi una vita.
I numeri sono controversi: c’è chi parla di QUATTROMILA suicidi l’anno, chi riduce questa cifra a POCO MENO DI CINQUECENTO nel triennio 2012-2014 per eventi strettamente legati alla crisi economica.
Mentre Draghi ci fa sapere proprio ieri che la ripresa in Europa, se ci sarà, avrà cifre minuscole e non sarà indicativa di una risoluzione definitiva dei problemi che hanno portato diverse aree del Vecchio Continente ad affrontarePROBLEMI FINORA SCONOSCIUTI ALLE ULTIME GENERAZIONI – almeno a quelle nate dopo la seconda Guerra mondiale -, lasciamo i numeri e proviamo a fare un discorso più ampio. Perchè saranno pure piccoli fatti di cronaca quelli che emergono, ma parlano comunque di vite umane interrotte. Eventi come gli attentati di Parigi del novembre scorso o i frequenti inabissamenti di barconi stracolmi di esseri umani hanno connotati diversi ma presentano alcune caratteristiche del tutto simili: prima fra tutte l’incapacità del sistema in cui viviamo di far fronte ai problemi sociali che gli si presentano, spesso creati dal sistema stesso.
SI TRATTA SOLO DI INCAPACITÀ? È SOLO PER LO SCARSO RENDIMENTO DEI NOSTRI GOVERNANTI CHE LE PERSONE MUOIONO A DECINE, A CENTINAIA, SPESSO PENSANDO DI AVER ESAURITO TUTTE LE RISORSE NECESSARIE A CONDURRE UNA VITA DIGNITOSA?
Una risposta tra le tante possibili prova a darla il libro ERRORISMO TRIBUTARIO, scritto a sei mani da Max Bianco, Stefano Fetta e Rosy Marra. Nomi non celebri, cittadini e persone qualsiasi che invece di arrendersi, per entrare magari nelle statistiche di cui sopra, hanno trovato il coraggio di approfondire alcune questioni e mettere le loro ricerche a disposizione della collettività.
Lo scenario che emerge dalla lettura è fondato su una tesi impegnativa, una tesi che si potrebbe definire quantomeno azzardata, se solo vivessimo in un paese in cui la macchina statale funzionasse bene. Dato che così non è, una logica la si trova attraverso i racconti che riguardano tanti imprenditori, piccoli commercianti inseriti in modo più o meno graduale all’interno di un sistema basato dapprima su prelievi fiscali sempre più onerosi, poi sulla contestazione di omessi o ritardati pagamenti e sul moltiplicarsi di multe del tutto sproporzionate fino ad arrivare a situazioni insostenibili. Il piccolo fatto di cronaca citato in apertura è una possibile conclusione di questo processo.
I tre autori hanno un loro rigore metodologico. «Abbiamo studiato. Invece di arrenderci, di chiudere un’attività, di ritirarci, abbiamo deciso di sfidarli sul loro terreno: quello delle carte e delle leggi. Non perché ci vada di farlo ma perché è giusto farlo», raccontano davanti a una birra in una fredda serata romana.
SFIDARE CHI ESATTAMENTE? LA RISPOSTA NON È UNIVOCA: LE DITA DEGLI AUTORI PUNTANO VERSO UNA PLATEA PIUTTOSTO VASTA.
Funzionari di Equitalia e dell’Agenzia delle Entrate, della Guardia di Finanza, politici, giudici, avvocati, le figure minori che operano nei tribunali; dipendenti che hanno accesso a banche dati dove è possibile modificare numeri e fatti; organi di controllo che possono essere corrotti abbastanza facilmente o che comunque non riescono ad arginare a sufficienza l’illegalità. Un vero e proprio sistema basato su logiche mafiose: il ricatto, la connivenza, la corruzione, il silenzio.
Schermata 2016-02-02 alle 11.54.47Viene ad esempio raccontato il fenomeno delle “cartelle pazze”: migliaia di avvisi di pagamento sbagliati e inviati ai contribuenti, con l’obbligo di saldare comunque un debito inesistente con lo Stato e solo in un secondo momento ad avere restituito quanto versato senza motivo.
Se ad un lettore particolarmente critico il libro può sembrare uno dei tanti discorsi tesi alla dimostrazione di un complotto senza avere prove certe, gli autori cercano di svelare i meccanismi di questo sistema. Un esempio pratico: per un debito di poche migliaia di euro contratto con l’Agenzia delle Entrate e in virtù delle multe che si moltiplicano nel corso degli anni un cittadino qualsiasi può vedersi confiscata la casa di proprietà. L’immobile va poi a finire nel novero delle aste giudiziarie e lì intervengono i clan mafiosi che, minacciando in modo esplicito i possibili concorrenti, riescono – anche in virtù della liquidità necessaria a loro disposizione – ad aggiudicarsi immobili per poche migliaia di euro, per poi rimetterli sul mercato. Il guadagno è doppio: da un lato si possono riciclare soldi provenienti da attività illegali, dall’altro si traggono profitti sul mercato immobiliare. Se si vive in un luogo dove le attività commerciali vengono chiuse e riaperte, spesso nell’arco di pochi mesi – non serve chissà quale preparazione, basta fare un po’ di attenzione quando si cammina per strada -, non può non venire il dubbio che qualche appiglio con questo meccanismo ci sia.
SI POSSONO RACCOGLIERE I PICCOLI FATTI DI CRONACA RELATIVI AI SUICIDI DEI PICCOLI IMPRENDITORI MA SI POSSONO ANCHE METTERE INSIEME I DATI SUGLI ARRESTI DEI FUNZIONARI STATALI PROTAGONISTI DEL SISTEMA FISCALE E TRIBUTARIO.
Il quadro che emerge sconcerta e obbliga i cittadini a informarsi per non rimanere impigliati in un meccanismo che, se da un lato tende a tutelare la fascia di reddito più elevata, dall’altro mette in ginocchio interi nuclei familiari dal reddito medio-basso. Come se qualcuno avesse stilato una lista bianca e una nera per decidere in quali casi essere indulgenti e in quali altri affondare senza remore. Un sistema – e questa è una considerazione del tutto personale – che ricalca le recenti politiche economiche europee così forti con i deboli e deboli con i forti. Gli autori elencano in fondo al volume alcune strategie di difesa e gli indirizzi di alcune associazioni di consumatori che possono aiutare i singoli a districarsi in questo stato di “errorismo tributario” permanente.